Bilanci falsi, truffa da 6 milioni a Bari
«Non un ente morale, ma una società vera e propria che non avrebbe avuto i requisiti per espletare in regime di convenzione il servizio di emergenza di 118 nel Comune di Bari». Partendo da una verifica fiscale avviata nel 2005 la Guardia di Finanza avrebbe riscontrato delle anomalie nella redazione dei bilanci di una Onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) con sede a Bari che gestisce il servizio di emergenza del 118. Diciassette persone (tra cui il presidente e il vicepresidente dell’ associazione, finiti agli arresti domiciliari) sono accusati a vario titolo di truffa ai danni dello Stato o Enti pubblici, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio. Secondo la Procura (le indagini sono coordinate dal pm Isabella Ginefra) l’ente, negli ultimi anni, si sarebbe appropriato, attraverso la presentazione di bilanci falsi al Comune di Bari, all’Asl, agli altri organi di controllo, di oltre 3 milioni di euro, utilizzati per fini personali da alcuni degli indagati o “reinvestiti” in altre attività private, facenti capo sempre agli indagati. Contesta anche quella che la Guardia di Finanza ritiene una indebita percezione di 300.000 euro di contributi erogati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, concessi per agevolare le Onlus. In tutto in 5 anni, sarebbero 6 i milioni spariti dalle casse dell’associazione e utilizzati a fini personali. |